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Latte

latteCosa dire del latte? Il latte fa male? È giusto consumare latte ogni giorno?

Non voglio dare delle risposte a queste domande ma voglio che ognuno di voi possa decidere liberamente ma con maggiori informazioni possibili!

In natura, il Latte (prodotto di secrezione delle ghiandole mammarie dei Mammiferi dopo il parto) è l’alimento previsto per la crescita dei cuccioli dei Mammiferi, ed il Latte di ogni specie va ad esclusivo beneficio di quella specie.

Il latte materno prepara il corpo ad albergar l’anima e lo spirito.

Porta l’essere umano sulla terra e gli fa percepire

l’unità con il genere umano

(Haushka)

Alla fine dei conti questa è l’affermazione più giusta! Il latte materno è l’unico alimento realmente adatto ai fabbisogni del neonato e del bambino piccolo. I fabbisogni del bambino variano con l’età, ed è sorprendente notare come la composizione del latte materno si modifica nel tempo.

bimbo

Possiamo infatti distinguere:

  • Il colostro, nei primi giorni di vita.
  • Il latte di transizione, dal sesto al quindicesimo giorno.
  • Il latte maturo, dal sedicesimo giorno al quindicesimo mese.

Questi tre tipi di latte presentano differenze a livello glicidico, lipidico, proteico, dei minerali, degli oligoelementi e delle vitamine (Andre 1983).

La diversità della composizione del latte delle varie specie dei mammiferi è enorme: si va dal Latte di focena che contiene solo il 40% di Acqua, al Latte di cavalla che ne contiene il 90%. Mentre il Latte di cavalla ha soltanto l’1.5 % di Grassi, il Latte di focena ne contiene il 46 %. La cavalla produce un Latte più ricco di Lattosio di quello dei cetacei, mentre il Latte di coniglio è il più ricco di tutti in Proteine e Sali Minerali, e così via. Tutto questo trova una giustificazione soprattutto nel rapporto madre-figlio.

Il Latte specie-specifico contiene non solo tutti i Nutrienti nelle proporzioni ottimali per la crescita, ma anche sostanze enzimatiche ed anticorpi che hanno la funzione di aumentare le difese immunitarie in un periodo della vita in cui un’infezione potrebbe avere conseguenze gravissime. Ad esempio vediamo la composizione del latte materno e del latte di mucca:

COMPOSIZIONE DEL LATTE DI DIVERSI MAMMIFERI (per 100 gr.)

Latte Proteine grammi Lattosio grammi Grasso grammi Acqua grammi
Donna 0,9 7,2 3,5 88
Mucca 3,6 4,9 3,5 87

Dopo lo svezzamento, però, nessun Mammifero continua a bere latte, che non è cibo adatto ai bambini ed agli adulti; neppure quello della propria specie, perchè le esigenze nutrizionali dell’adulto sono differenti da quelle del lattante. Il piccolo Mammifero diviene in grado di vivere cibandosi  degli alimenti per cui la specie è biologicamente adatta.

Nessun Mammifero, tranne l’Uomo, consuma, in nessuna epoca della vita, il latte di un’altra specie. muccaIn realtà il latte di mucca deve permettere al vitello di costruire rapidamente una grande quantità di tessuto osseo, ma poco tessuto nervoso, tutto questo perché contiene molecole più grandi rispetto al latte materno, quindi tende a supernutrire il corpo ed a sottonutrire il cervello ed il sistema nervoso. Nell’ uomo questo non avviene perché al contrario si accontenta di una crescita ossea lenta, ma deve poter sviluppare un cervello voluminoso e complesso.

Il latte vaccino non è adatto perché:

  • Contiene troppe Proteine: 36 gr/litro contro 9 gr/litro, – quattro volte di più;
  • Contiene Proteine molto diverse: rapporto Caseina/Lattoproteine 4.5:1 contro 0.4:1
  • Contiene poco Lattosio: 49 gr/litro contro 70 gr/litro;
  • Presenta un rapporto Grassi Saturi/Insaturi svantaggioso;
  • Contiene una percentuale di Calcio troppo elevata: 1170 mg/litro contro 340 mg/litro;
  • Presenta un rapporto Calcio/Fosforo svantaggioso: 1.3:1 (Latte vaccino) contro 2.4:1 (Latte umano);
  • Contiene troppi Sali Minerali: 7 gr/litro contro 2 gr/litro.

Ma se questo è vero come la mettiamo con la salute delle nostre ossa? Ci siamo sentiti sempre dire: “bevi il latte, il latte fa bene soprattutto alle ossa”. Se così fosse stato non avremmo avuto un così forte aumento dell’osteoporosi, visto che l’uso del latte, latticini e derivati è così comune sulle nostre tavole!

Il calcio per essere assorbito dalle ossa, deve disporre di un’adeguata quantità di magnesio, che nel latte è scarso, molto alto nella verdura, legumi e frutta, oltre al controllo del suo tenore metabolico il magnesio serve anche a contrastare con la vit. B6, l’acidosi metabolica indotta dai soli sali di calcio e proteine animali.

Se abbiamo un ambiente acido (proteine animali) i nostri meccanismi di tamponamento naturale, col calcio in eccesso, non possono lavorare al pieno, infatti, per neutralizzare l’acidosi si deve ricorrere alla nostre riserve minerali che abbiamo principalmente nelle ossa e muscoli, questo meccanismo a circuito chiuso spiega che l’osteoporosi non è una mancanza di calcio per le nostre ossa, ma una perdita di calcio a seguito delle nostre abitudini alimentari scorrette.

Recenti ricerche hanno dimostrato che le donne che consumano proteine animali presentano una perdita ossea del 35%, rispetto al 7% delle donne vegetariane. L’osteoporosi infatti ha un’incidenza maggiore in quei paesi dove viene consumata una maggiore quantità di latte e formaggio: Stati Uniti, Finlandia, Svezia e Inghilterra sono i paesi del mondo in cui il consumo di latticini è molto alto, e, incidentalmente, sono anche quelli in cui l’osteoporosi è maggiormente diffusa fino a diventare una piaga sociale.

Inoltre il latte, come già detto, tende ad “acidificare” il nostro organismo, e il calcio per essere assimilato necessita di ambiente alcalino. Quindi il latte ingerito (assieme ad altri alimenti acidi quali carne, pomodoro, zucchero, farine raffinate, ecc..) crea un ambiente acido, che porta a innumerevoli malattie come indebolimento del sistema immunitario, colon irritabile, gastriti, emicranie, sinusiti, indebolimento del fegato e del sistema linfatico, ambiente favorevole alla proliferazione di infiammazioni urinarie e dell’orecchio.

Per complicare ulteriormente la situazione, può capitare che durante il pasto si assumano vari tipi di proteine: è procedura abbastanza comune fornire ai bambini un bel bicchiere di latte durante il pranzo a base di carne oppure di pesce, oppure proporre ricette contenenti carne e formaggio formulati assieme. Anche se il gusto ne guadagna, proporre il latte ai bambini piccoli assieme ad altre proteine equivale a disorientare, sconquassare il loro povero fegato, che non sa più che enzima secernere: alla fine il nostro intestino si troverà con un amalgama di proteine digerite (cioè quelle cui fegato ha prodotto l’enzima corrispondente, dato che ne può fornire uno solo per digestione) e un altro amalgama di proteine indigerito (che tende ad andare in putrefazione). Quindi si avrà inizialmente un’irritazione sul tratto digerente e conseguentemente, se la dieta persiste, un’irritazione cronica sulle pareti dell’intestino (con sintomi quali diarrea, stitichezza, stanchezza oppure iperattività): e come ulteriore conseguenza, avremo un malassorbimento delle sostanze nutritive, delle vitamine, degli enzimi e dei minerali.

Ciò che sembra essere importante per il metabolismo dell’osso non è tanto l’assunzione di Calcio, ma il bilancio Calcico [l’equilibrio tra Calcio assunto e Calcio eliminato dall’organismo]. La perdita dell’integrità ossea in molte donne bianche in epoca post-menopausale è probabilmente causata da fattori genetici, dietetici e dallo stile di vita. La Ricerca Scientifica ha dimostrato che le perdite di Calcio dell’organismo sono aumentate dall’assunzione di proteine animali, sale, caffeina, tabacco e dall’inattività fisica.

Al giorno d’oggi nessuno è immune da carenze vitaminiche, vuoi per dieta sbagliata, vuoi per intestino irritato (che spesso passa inosservato), vuoi perché oramai anche le verdure biologiche si sono impoverite!

Dobbiamo ricordare, anche, che il latte che assumiamo è pastorizzato e i sistemi di pastorizzazione alterano il prodotto, comportando la perdita di molte proprietà del latte crudo: dalla distruzione degli enzimi (che
permettono l’assimilazione del calcio) e dei batteri lattici (uno tra tutti, il lactobacillus acidophilus: indispensabile per la sinterizzazione della vitamina B nel colon ed elemento che fornisce al latte proprietà battericide) alla perdita parziale di alcune vitamine, all’annullamento delle proprietà battericide del prodotto (che lascia poi il campo libero al successivo e rapido sviluppo di batteri nocivi).

Tutto ciò davvero non aiuta a fare chiarezza, anzi forse comporterà la nascita di molti dubbi!

pastorizzazioneCome dobbiamo comportarci nelle nostre abitudini alimentari? Latte si o latte no?

Ritengo che la verità sia sempre nel mezzo non dobbiamo demonizzare un alimento ma neanche favorirne un abuso! Probabilmente dovremo solo moderare i consumi di latte e latticini e avere una alimentazione più variata non monotona.

Non alimentare abitudini sbagliate come il bicchiere del latte prima di andare a letto, dopo che si è tranquillamente cenato, pasteggiare bevendo latte o utilizzare il latte come se fosse una bevanda e non un alimento!

Un polo in eccesso (o in difetto) crea convinzioni limitanti e  comportamenti errati o disastrosi!

IN MEDIO STAT VIRTUS