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INFUSO RILASSANTE

tisana relax

INGREDIENTI: Arancio fiori 15gr, Biancospino foglie e fiori 10gr, Camomilla fiori 15gr, Lavanda fiori 10gr, Melissa foglie 10gr, Passiflora parte aeree 10gr, Tiglio fiori 10gr, Timo fiori 10gr, Verbena odorosa foglie 10gr. 3 tazze al giorno

PREPARAZIONE: un cucchiaio da tavola di miscela per ogni tazza (250gr) di acqua bollente. Far riposare per 10’, filtrare

Evitare di dolcificarla: lo zucchero bloccherebbe il processo di disintossicazione, è possibile aggiungere una punta di miele.

A – Acqua

L’acqua spesso non viene considerata come alimento forse perché si presenta come un liquido incolore, inodore e insapore.
Se solo si pensa che il 60-70 % del peso corporeo è costituito di acqua, (neonati 75-80 %) si capisce quanto questo liquido sia indispensabile per tutte le funzioni dell’organismo.

Tutte le reazioni vitali avvengono in presenza dell’acqua, in particolare permette:
la digestione; la soluzione e il trasporto di sostanze nutritizie; l’eliminazione dei prodotti di scarto; mantenere costante la temperatura corporea; l’equilibrio acido-base dell’organismo; entra a far parte di molti liquidi fisiologici.

L’acqua introdotta con gli alimenti o meglio la quantità di acqua prodotta dal metabolismo dei vari nutrienti (acqua endogena) non è sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero.
Acqua endogena o metabolica:
• 100 g di carboidrati liberano: 55 g d’acqua
• 100 g di lipidi liberano: 107 g d’acqua
• 100 g di proteine liberano: 41 g d’acqua

Quindi dobbiamo necessariamente integrarla con acqua come bevanda (acqua esogena).
I quantitativi di assunzione d’acqua raccomandati dalle RDA sono :

  • 1ml/kcal per l’adulto
  • 1,5 ml/kcal per il bambini

Potremmo dire che in condizione normali la quantità di acqua da bere corrisponde a un litro e mezzo (8 bicchieri), distribuiti durante la giornata. È chiaro che possono esserci variazioni legate a vari fattori come: l’età, l’attività fisica…

Perché l’acqua possa essere considerata una bevanda idonea deve avere opportune caratteristiche:

  • Non sono adatte per l’alimentazione acque con bassissime concentrazioni di sali disciolti o addirittura distillate.
  • Deve contenere disciolti una certa quantità di sali minerali
  • Non deve contenere sostanze tossiche
  • Non deve contenere microrganismi patogeni.

Sebbene non fornisca energia, con l’acqua vengono ingeriti sali minerali utilizzati dall’organismo per lo svolgimento di numerosi processi metabolici quindi essa assume il valore di un vero e proprio nutriente essenziale.
I Sali minerali sono costituiti soprattutto da carbonati, solfati, cloruri e fosfati di calcio e magnesio, ferro, bario, alluminio e silicio.

L’acqua che assumiamo per soddisfare le nostre esigenze biologiche ed in particolare per soddisfare la sete può essere ricondotta in grandi linee a quattro categorie:
1. Acqua potabile: dovrebbe essere un’acqua naturale con residuo fisso a 180° C di circa 500 mg/l (medio minerale), limpida, incolore, di sapore gradevole.
2. Acqua da bere: acque purificate e affinate.
3. Acqua di sorgente: sono state inizialmente introdotte nel comparto delle acque in boccioni approfittando del fatto che alle acque minerali sono precluse le confezioni superiori a due litri.
4. Acqua minerale: acque minerali naturali sono considerate quelle acque che avendo origine da una
falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e proprietà favorevoli alla salute (D.L.vo n. 105/92). Le acque minerali in considerazione della loro purezza originaria e del loro specifico contenuto salino rappresentano il principale e più efficace veicolo naturale per il reintegro idro-salino del nostro organismo.

Nelle acque minerali il residuo fisso costituisce un parametro sintetico che permette di classificarle; la suddivisione prevista dal Decreto Lgs. 25/01/1992 n. 105 è la seguente:
1. Acque minimamente mineralizzate: residuo fisso ≤ 50 mg/l
2. Acque oligominerali: residuo fisso >50≤500 mg/l
3. Acque mediominerali: residuo fisso >500 ≤1500 mg/l
4. Acque ricche di sali minerali: residuo fisso >1500 mg/

Le acque minimamente mineralizzate sono indicate quando si vuole aumentare la diuresi; le acque oligominerali sono caratterizzate da una ridotta concentrazione di sali minerali, di oligo-elementi e gas disciolti, hanno azione diuretica; acque mediominerali hanno una azione simile alle oligominerali solo con concentrazione maggiore di sali minerali; le acque ricche di sali minerali sono acque che andrebbero bevute solo in condizioni particolari.
La classificazione delle acque minerali dipende anche dalle sostanze in esse contenute, quindi avremo: acque bicarbonate, acque solfate, acque clorurate, acque ferruginose…

È importante ricordare di non dare da bere ai bambini acque contenenti nitrati in concentrazioni maggiori di 10 mg/l. I nitrati sono composti azotati indice d’inquinamento delle falde. Per i neonati, questi composti, anche in piccole dosi aumentano il rischio di metaemoglobinemia, grave malattia che riduce la capacità di trasporto dell’ossigeno dei globuli rossi. In quantità elevate, invece, sono pericolosi anche per gli adulti: si trasformano in nitriti, si legano alle ammine e danno le nitrosammine, agenti cancerogeni. La legge fissa un massimo di 45 mg/l per gli adulti e 10 mg/l per i bambini.

In ultimo dedichiamoci all’etichetta presente sulle bottiglie

Etichetta Acqua

In etichetta vengono fornite una serie di informazioni rilevanti che aiutano a capire le caratteristiche dell’acqua minerale. Ecco le principali:

  • Denominazione e nome dell’acqua minerale naturale. Ogni etichetta deve sempre indicare la dicitura “Acqua minerale naturale”, per distinguerla da altre acque, ed il nome dell’acqua stessa.
  • Luogo di origine. Località in cui l’acqua minerale naturale viene imbottigliata.
  • Termine minimo di conservazione (t.m.c). È la data fino alla quale il prodotto mantiene le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione.
  • Lotto. Indicazione che consente di individuare la partita del prodotto e la sua linea di imbottigliamento ai fini della rintracciabilità.
  • Analisi chimica. Riporta gli elementi caratteristici di ciascuna acqua minerale naturale, espressi in milligrammi/litro.
  • Classificazione. È in ragione del residuo fisso.
  • Microbiologicamente pura. Attesta l’assenza totale di germi pericolosi per la salute e indicatori di inquinamento, ma non esclude la presenza di una certa flora microbica naturale e tipica a dimostrazione che l’acqua minerale naturale non è stata trattata.
  • Qualità salienti. Sono riportate le proprietà favorevoli approvate dal Ministero della Salute.
  • Contenuto Indica il contenuto netto di acqua minerale naturale nel contenitore. La “e” sta ad indicare che si tratta di un volume a norma europea.
  • Codice a barre Fornisce indicazioni leggibili per rilevatori elettronici riferibili al produttore e all’articolo venduto presso la distribuzione.
  • Dicitura ambientale. Frase o disegno che invita a non disperdere il contenitore nell’ambiente dopo l’uso.
  • Indicazioni per la corretta conservazione del prodotto Consentono all’acqua minerale naturale di mantenere le sue caratteristiche originarie.

Centrifugato caldo di pere e cioccolato

Ingredienti:
2-3 pere non troppo mature
Mezzo bicchiere di acqua
20 gr di cioccolato fondente al 70%

Procedimento:

Centrifugare le pere, aggiungere l’acqua e il cioccolato, riscaldare per un minuto nel microonde oppure 5 minuti a fuoco lento. Mescolare e sorseggiare.

P.s Non buttate via la polpa, potete utilizzarla per una veloce maschera facciale dall’azione astringente e tonificante utile in particolare per le pelli grasse. Applicatela per circa mezz’ora su viso e collo, eliminatela con acqua tiepida.